ENRICO GUERRINI - Trionfo della Fratta tra Dante e Pinocchio
il disegno riprodotto in grandi dimensioni si trova presso gli stand de “La Toraia” del Lungarno del Tempio a FIRENZE
E’ dedicato alla Fattoria La Fratta nel comune di Sinalunga, dove l’azienda La Toraia alleva, nella campagna senese, la razza chianina. Un luogo storico. Nel Cinquecento il complesso degli edifici della Fattoria e della Villa, ad opera dell’architetto Peruzzi, viene concepito come un sistema unitario in cui lo spazio esterno e il giardino, non solo hanno valenza estetica ma collegano l’architettura alla natura circostante secondo un ordine proprio del pensiero e della cultura del Rinascimento.
La pittura costruisce mondi pieni di meraviglia testo di Roberto Mosi. La composizione si presenta come l’apertura della scena di un teatro, con il sipario rosso ai due lati: sul palcoscenico prorompono i vari mondi “narrati” da Enrico: al centro le linee rinascimentali della Villa La Fratta ben scandite nelle loro cadenze e nelle loro simmetrie, con una regolarità interrotta da “improvvisazioni” – il “Brindellone”, per lo scoppio del carro, trainato dai bovi – come nei movimenti di una sinfonia.
Sulla sinistra dello spettatore il mondo di Dante, presentato dallo stesso poeta, con la trovata degli angeli che si trasformano in chianine alate e l’intorcinarsi dei corpi dei mostri dell’Inferno. La mano del pittore è rapida, forte, incisiva e volta a stupire. Dalla parte destra ecco apparire il “mondo” di Pinocchio, introdotto da una splendida fatina, immerso nella dorata atmosfera fantastica del cinema, dellamagia dei sogni “illustrati” dal regista Matteo Garrone, con la ricchezza di varie citazioni dal lessico familiare. La folla di forme e figure che s’agitano sul palcoscenico sono presentati con un afflato sapiente ed unitario con un equilibrio sorprendente fra l’architettura generale dell’opera e la miriade di piccoli particolari.